Chi siete e di cosa vi occupate?
La nostra segheria, attiva da tre generazioni sul territorio di Boves, è una delle realtà locali più vecchie nell’ambito della trasformazione del legno in tavolame e travatura.
Come avete conosciuto il GAL?
Già nel 1991, quando esistevano ancora le Comunità Montane, avevamo usufruito di un bando che ci aveva permesso di acquistare un carrello per la segagione dei tronchi. All’epoca la nostra sede era a Robilante. Successivamente, con il cambiamento della natura giuridica dell’ente, abbiamo iniziato a rivolgerci al GAL, che oggi ha sede a Peveragno.
Tutti i bandi a cui abbiamo partecipato li abbiamo sempre scoperti tramite passaparola: le informazioni ci arrivavano grazie a clienti e amici, che ci segnalavano l’apertura di nuove opportunità.
Come avete avuto modo di partecipare al bando filiera e questo che cosa vi ha permesso e con chi vi ha permesso di collaborare?
Siamo venuti a conoscenza del primo bando per i progetti di filiera grazie a un falegname, già nostro cliente, che ci ha contattati chiedendoci se conoscessimo qualche abbattitore con cui poter avviare una collaborazione. Da lì è nata l’idea di mettere nero su bianco una filiera che, in realtà, esisteva già da quarant’anni e che rappresenta l’intero percorso della lavorazione del legno.
Il nostro primo progetto, “Filiera che vince”, è partito nel 2015, seguito nel 2017 da “Vivi il Legno”. Con il primo bando abbiamo rinnovato il parco macchine aziendale, sostituendo il PC e acquistando un cippatore con le risorse residue. Nel 2017, con il secondo progetto, abbiamo invece potuto acquistare una macchina per l’affilatura delle lame. Successivamente siamo diventati soci sostenitori, poiché non potevamo più sostenere ulteriori investimenti per nuovi macchinari.
Nel corso degli anni, come capofila della filiera abbiamo avuto prima Cavallo Dario e poi Viale Fabrizio. È proprio Cavallo Dario l’artefice di tutto: era già nostro cliente e conosceva bene le opportunità offerte dai bandi. Da lui è partita l’idea di strutturare una vera e propria filiera, a partire dagli abbattitori.
La nostra filiera copre tutte le fasi della lavorazione del legno: si parte dall’abbattimento, si passa alla nostra trasformazione — che porta il legno dal tronco alle tavole — e infine il prodotto raggiunge il mercato grazie ai falegnami, in particolare quelli del settore mobili-arredo, serramenti, pavimentazioni, e perfino uno scultore di arte sacra.
Il legno arriva quindi sul mercato in tutte le sue forme. I falegnami rappresentano la punta dell’iceberg di un processo molto più ampio: chi visita la nostra azienda vede solo il legno grezzo, ma dietro ogni tavola finita c’è il lavoro di una filiera completa che rende questo materiale fruibile, maneggiabile e pronto a diventare oggetti d’uso o opere d’arte.

