FAQ GENERALI: domande frequenti

Di seguito si trovano le domande frequenti (FAQ) generali, cioè relative al GAL, alle sue modalità di funzionamento e ai bandi in generale.

Come funzionano i bandi del GAL?

Il GAL pubblica dei bandi che finanziano diversi tipi di investimento. Si tratta di testi, pubblicati ufficialmente in una data precisa, che indicano gli obiettivi, le categorie di beneficiari a cui sono rivolti, quali tipi di interventi finanziano, la dotazione finanziaria, l’iter di approvazione delle domande presentate, i punteggi per l’inserimento in graduatoria, le modalità di assegnazione delle risorse economiche, le date di scadenza per la presentazione delle domande e per la fine lavori.

I bandi sono rivolti a diverse categorie di beneficiari: piccole e microimprese (secondo la definizione dell’allegato I del Regolamento 702/2014), enti locali e, in alcuni casi enti parco e soggetti no profit. In ogni scheda di misura sono indicati i beneficiari a cui si rivolge quella determinata misura. Solo quei beneficiari potranno partecipare al bando corrispondente.

Per beneficiario si intende un soggetto che ha tutti i requisiti necessari per partecipare al bando, cioè le caratteristiche per presentare la domanda di sostegno indicate sul bando stesso, e ha la sede legale o operativa in area GAL.

No, i privati cittadini non sono beneficiari dei bandi GAL, tranne in un caso: se si impegnano ad aprire una nuova attività imprenditoriale in area GAL, quindi unicamente se partecipano al bando per la creazione d’impresa non agricola (SRE04).

No. I contributi del GAL sono a fondo perduto, quindi non bisogna restituirli, se l’investimento viene realizzato come da progetto approvato. I contributo però non coprono il 100% dei costi sostenuti: il beneficiario deve cofinanziarne una parte. Ad un’impresa è richiesto un cofinanziamento che va dal 40% al 50%, agli enti pubblici dal 10% al 20%.

No, il GAL dà contributi a fondo perduto in percentuale sulla spesa effettivamente sostenuta: il beneficiario quindi è obbligato a realizzare l’investimento e a pagarne i costi e solo dopo potrà richiedere la restituzione del contributo nella percentuale prevista, dietro presentazione delle fatture e dei documenti di spesa quietanzati. E’ prevista comunque, come da specifiche del bando, la possibilità di richiedere acconti durante la realizzazione dei lavori. L’unica eccezione è il bando SRE04 che riconosce un premio forfettario.

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