CHIUSA DI PESIO
I reperti archeologici dell’età del bronzo e i resti del Castello di Mirabello, della seconda metà del XVI secolo, costituiscono le più antiche testimonianze del passato del centro montano di Chiusa Pesio, la cui storia fu segnata dalla presenza dei monaci benedettini che, nel 1173, fondarono l’antica Correria e, in seguito, l’attuale Certosa di Pesio. I monaci, ricevuta in dono l’intera valle dai Signori di Morozzo, ne caratterizzarono profondamente il paesaggio, istituendo le Grange, vere e proprie comunità agricole al loro servizio, diffondendo la coltivazione del castagno e sfruttando l’acqua del torrente Pesio per la lavorazione della lana e dei metalli.
Il Parco naturale del Marguareis, area protetta regionale che occupa l’alta Valle Pesio, è ricco di endemismi botanici, studiati nel Centro per la Biodiversità Vegetale, uno dei pochi presenti in Italia. L’area protetta annovera inoltre molte specie faunistiche, tra cui il lupo, ritornato nelle Alpi occidentali dopo oltre 70 anni di assenza.
Chiusa Pesio ospita il Complesso museale e Centro Studi «Cav. Giuseppe Avena», comprendente il Museo della Resistenza, che offre una ricca documentazione fotografica realizzata in Valle Pesio e nelle Valli Monregalesi, durante la seconda guerra mondiale, il Museo della Regia Cristalleria e delle Ceramiche, volto a valorizzare la tradizione industriale del paese. All’interno della sede del parco è inoltre possibile visitare il Museo di fotografia alpina. Altre importanti attrattive turistiche sono il centro per lo sci di fondo e la palestra artificiale di arrampicata.